Tragicomica la videnda che vede contrapposti nello stesso collegio elettorale Sgarbi e Casini. L'uno che considera l'altro un "arredo" del Parlamento, visto che vi risiede da 30 anni. L'altro che non è da meno, visto che ha fatto il Sindaco nei borghi di mezza Italia, oltre a sedere anch'egli in Parlamento. Ed entrambi che, se facessero parte della gente comune, sarebbero già in pensione da tempo, ospiti delle panchine di un qualche parco. Ci si poteva attendere un sussulto di dignità personale da parte dei due, in onore delle rispettive intelligenze e carriere, e invece niente: spetterà ai votanti del collegio l'arduo compito di scegliere tra i due veterani. Auguri!
Diverso ma simile il confronto elettorale che si preannuncia tra fratello e sorella portatori dello stesso cognome, i Craxi: degni figli di cotanto padre. Attendiamoci nel futuro la discesa in campo di nipoti, pronipoti, e via dicendo. D'altro canto, "dinastie" famigliar-politiche sono presenti in tutti gli schieramenti... quindi consoliamoci: "mal comune, mezzo gaudio"!
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