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Visualizzazione dei post da agosto, 2022

Migranti sì, Migranti no!

 Ci perseguita da anni, e in particolare in occasione delle elezioni, la questione dei migranti e degli sbarchi e dell'accoglienza o del respingimento e tutta la papardella connessa. Da un lato gli (im)prenditori necessitano di manodopera a buon mercato dalla quale anche la nazione trae beneficio, dall'altro il popolo minuto protesta sentendosi "invaso" da spacciatori, nullafacenti, "razze" estranee che non vogliono integrarsi. I politicanti destrorsi sono sempre prontissimi a cavalcare lo sdegno popolare, ma naturalmente non possono andare contro i desiderata degli industriali e dei coltivatori. Quelli di centro oscillano tra un'accoglienza umanitaria generalizzata e una gestione emergenziale delle migrazioni. Sembra che non ci sia soluzione a questo problema. E infatti, per un verso non c'è davvero, mentre per un altro verso essa è molto semplice. Le migrazioni di massa non si possono fermare, se non tramite genocidi. Questo è vero sia storicamente

Attenta al lupo!

 La Meloni si sente già Primo Ministro, il primo in gonnella nella storia della Repubblica: una ambizione grande, ma comprensibile. E' partita in quarta costringendo i suoi alleati a riconoscerle la premiership, in base ai sondaggi a lei favorevoli: una alleanza che è divenuta "obbligata" per tutti loro, per sfruttare il momento favorevole. Ma avrebbe dovuto innestare prima un'altra marcia, poiché proclamarsi Primo Ministro in pectore già da ora è uno sgarbo alle procedure costituzionali e dunque al PdR stesso, cui spetta proporre al Parlamento il nome di colui che dovrà ottenerne la fiducia per governare. Certo, lei confida che il suo risulti il primo partito per numero di consensi, ma resta il fatto che il vincitore ufficiale delle elezioni sarà una coalizione e non un singolo partito. E' da presumere che il PdR dopo le elezioni convochi insieme i membri della coalizione vincente, che gli sottoporranno una "rosa" di nomi. E già qui deve stare molto att

"Le parole sono importanti"

  Non dovremmo mai dimenticare l'ammonimento di Nanni Moretti, valido in qualsiasi ambito e in particolare in politica. Fra i partiti (e grazie alla generalità dei media che fanno loro da megafono) sono in uso espressioni semplificatorie tipo "centro-sinistra", "centro moderato", "estrema destra" e via dicendo. Sarebbe ora di fare chiarezza, esaminando gli schieramenti elettorali di oggidì. E' indubbio che da un lato abbiamo una "destra" a tutto tondo, che si spaccia per un centro-destra senza averne titolo, poiché le posizioni centriste all'interno di tale coalizione sono del tutto minoritarie e al traino di FdI e della Lega.  Da un altro lato troviamo una coalizione piuttosto eterogenea che si auto-definisce di "centro-sinistra" e che dal fronte dei destrorsi viene strumentalmente appellata "sinistra" o addirittua evocando il comunismo come spauracchio, "vizietto" che da decenni coltiva in particolare S